Nello scorso post abbiamo parlato di come introdurre il concetto di minimalismo in famiglia, per far capire questo stile di vita anche ai propri figli. E mi sono accorto che l’ostacolo maggiore, in questi casi, è quello di far capire alle persone che vivere in modo minimalista, vivere con meno, non equivale per forza di cosa a vivere con delle privazioni. No, il minimalismo non è privazione.
Si tratta di una scelta consapevole, che è il contrario di una privazione. Anzi, andando a tagliare quella connessione che normalmente abbiamo con determinati oggetti, con determinati comportamenti, il minimalismo è piuttosto una liberazione. Ovvio, non bisogna lasciarsi trasportare agli estremi, tenendo ben sempre a mente che adottare il minimalismo non significa creare un vuoto intorno a sé, quanto invece fare spazio: la differenza può sembrare piccolissima, ma è invece enorme!
Per essere minimalista non devi eliminare tutto. Niente affatto: devi solo eliminare il superfluo, il che, in quanto tale, è del tutto inutile per la tua vita. Privarsi dei pesi che trascini faticosamente è forse una privazione? No, assolutamente no.
E questo va spiegato in modo chiaro alle persone che, incuriosite, ci domandano cosa vuol dire essere minimalisti No, non vuol dire essere degli asceti, né essere dei fastidiosi pignoli alla ricerca della perfezione estrema (anzi, il controllo eccessivo rischia persino di essere contrario ai valori fondamentali del minimalismo).
Essere minimalisti significa cercare un modo di vivere più leggero, dando alle cose il peso che meritano, in modo consapevole.