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Parlando della gestione minimalista del guardaroba, qualche post fa, abbiamo parlato del Project 333. Ma lo abbiamo nominato appena: oggi voglio invece dedicare l’intero post a questo interessante progetto. Di che cosa si tratta? A lanciare il progetto è stata Courtney Carver, nel 2006, anno in cui le fu diagnosticata la sclerosi multipla: in quel momento decise di dedicare del tempo solo e unicamente alle cose importanti. Questa decisione la portò a voler ridurre tutti quello che rubava spazio nonché tempo, scoprendo poco a poco che liberarsi di oggetti inutili aiuta a ridurre lo stress. Per aiutare anche gli altri a fare altrettanto lanciò il sito BeMoreWithLess.com, e con esso il Project 333, che ha avuto e ha tutt’oggi un grande successo.

Come funziona? Semplice: si tratta di una sfida minimalista che parte da un guardaroba basic, il cosiddetto capsule wardrobe. In questo caso specifico la sfida è quella di scegliere 33 capi da indossare per i 3 mesi successivi, senza eccezioni. In quei 33 capi ci dovranno quindi essere i vestiti, ma anche gli accessori e le scarpe. Dovremmo quindi aprire i nostri armadi e iniziare a selezionare quello che non usiamo più, quello che usiamo davvero raramente, quello di cui possiamo fare a meno, per mettere tutto da parte. Una volta individuati i 33 capi, tutto il resto andrebbe inscatolato e messo da parte: chi affronta la sfida in modo particolarmente audace si libera direttamente di tutti questi capi, mentre altri decidono di liberarsi solamente di una parte di essi, per tenere parcheggiato in soffitta il resto, per ridurre i traumi. L’obiettivo della sfida Project 333, del resto, non è quello di farci vivere un periodo di deprivazione, quanto invece quello di farci vivere in modo più leggero.

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