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Cosa bisogna fare prima di fare il decluttering di una stanza, di un armadio o persino di un cassetto? Il mio consiglio è quello di prendersi qualche minuto prima di mettersi effettivamente al lavoro, per avere la certezza di affrontare questa attività del modo giusto.

Prima di tutto, è bene prefigurare quello che si andrà a fare e quale sarà il risultato. Questo è utile per organizzare bene il lavoro – senza procurarsi 8 scatoloni quando in realtà ne servirà solamente uno, per esempio – e per non restare delusi alla fine del decluttering. No, non ci si trasforma tutto in un colpo in un mago del decluttering, né in Marie Kondo nel giro di un’ora. Meglio saperlo fin da subito, e abbassare di un filo le aspettative. Iniziare il decluttering con un intervento insoddisfacente o frustrante potrebbe essere un passo falso che ci terrà lontani per molto tempo da questo tipo di attività.

In secondo luogo è bene impostare fin da subito il post-decluttering. Dove andrà la roba in più da vendere? Hai già sott’occhio un mercatino dell’usato che potrebbe essere interessato? O ancora, come dovrai differenziare le cose da buttare? Che orari fa il centro di raccolta rifiuti della tua città? Esiste un centro per le donazioni di vestiti usati? Informati per tempo, in modo da non finire il decluttering per poi tenerti in casa per settimane sacchi e scatoloni pieni dei tuoi vecchi oggetti.

Infine, il mio consiglio è quello di trovare un’altra persona che possa aiutare nel decluttering, meglio ancora se in modo oggettivo: parlo di un amico o di un’amica in grado di guardare con distacco eventuali oggetti che ci siamo trascinati dietro per anni, senza avere in realtà nessun motivo materiale né alcun reale legame affettivo che giustifichi questo attaccamento.

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