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Non ti chiedo perché stai comprando quella cosa. Ti chiedo invece per chi stai comprando quella cosa.
Penso agli abiti firmati, all’auto costosa, alle nuove sneakers di marca, all’ultimo modello di smartphone, persino alle vacanze nella location di grido del momento. Spesso acquistiamo queste cose non perché ne abbiamo bisogno, non perché ci piacciono davvero, quanto invece perché vogliamo impressionare qualcuno.

Chi? Nella maggior parte del caso nemmeno lo sappiamo: semplicemente, per impressionare gli altri. Compriamo cose che non ci servono per impressionare qualcuno che non sappiamo nemmeno identificare.

La tentazione – come abbiamo visto nel precedente articolo – è quella di definirci in base a quello che possediamo, in base a quello che riusciamo ad acquistare. Io sono quella macchina, io sono quell’abito, io sono quelle scarpe, io sono quello smartphone, io sono quella vacanza.

Il problema non è, come spesso si è portati a pensare, costituito dal mondo della pubblicità e dei brand che la generano. Loro si limitano a vendere e promuovere cose. Il problema sta nel fatto che moltissime persone sono convinte di avere una vita migliore e più soddisfacente acquistando quelle cose, da quei brand.

Ecco allora che, quando ci si mette alla ricerca di un determinato prodotto, quando dobbiamo decidere se procedere o meno con l’acquisto, è bene domandarsi anche “per chi lo sto comprando?”. Se lo stiamo facendo per noi, allora effettivamente quell’acquisto può essere sensato. Se in realtà lo si sta facendo per qualcun altro, per impressionare magari degli sconosciuti, allora stiamo sbagliando qualcosa.

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