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Essere minimalisti vuol dire ridurre le distrazioni. E ridurre le distrazioni, nella nostra epoca, significa anche – e spesso soprattutto – staccarsi dallo smartphone, oggetto magico e maledetto che può creare dipendenze più o meno gravi. Praticamente tutti prendiamo in mano lo smartphone decine o centinaia di volte al giorno, e la gran parte di noi è assuefatta allo scroll sui social network. Come ridurre in modo concreto l’impatto negativo dello smartphone sulla qualità della nostra vita quotidiana? Può sembrare paradossale, ma per limitare l’uso dello smartphone, dei social e delle app può essere utile installare sul proprio dispositivo mobile un’ulteriore applicazione.

Non voglio certo dire che un’app ci può salvare dalla dipendenza da smartphone, certo che no: l’applicazione giusta, però, può essere un buon strumento per rendere il rapporto con questo oggetto un po’ più salutare e consapevole. Penso per esempio a quelle app che ci presentano il tempo di utilizzo quotidiano dello smartphone: al momento di andare a dormire, scoprire di aver usato il cellulare per un’ora, per due ore o più ci può certamente far capire di “esagerare” almeno un po’. Ci sono poi app come Freeedom che permettono di bloccare siti web o di impostare una modalità “non disturbare”, o ancora, app come Forest che incentivano a lasciare in tasca (o nel cassetto) il cellulare attraverso un premio di tipo ambientalista (più lasciamo il cellulare in riposo, più cresce la nostra pianta). E ancora, ci sono app che sfruttano i meccanismi di gamification per aumentare i tempi di disconnessione: tra le più famose c’è per esempio Flipd. Tutto sta nel trovare l’app più adatta a te!

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