CHI SONO
Sono Alessandro Mazzù e nella vita faccio un lavoro che forse è l’opposto del minimalismo. Mi occupo di marketing e quindi, semplificando un bel po’, aiuto le aziende a ‘vendere’. Se sei curioso, mi trovi qui. Sarà proprio per questo ma anche e soprattutto per la mia costante ricerca della felicità che da diversi anni sono diventato minimalista.
La vita è una ed una soltanto – spesso non è bellissima – e credo fermamente che non abbia alcun senso sprecarla perdendosi dietro ad oggetti, persone e cose ma anche a tutte quelle sovrastrutture mentali che ci vengono quasi imposte, spesso senza rendercene conto. Ciò che è davvero importante viene spesso trascurato.
La vita oggi è sempre più veloce e frenetica ed è il caso di fermarsi. Io mi sono fermato. Non completamente, non come avrei voluto ma mi sono fermato. Forse sarebbe più corretto dire che ho rallentato. Parecchio. E sai una cosa? Vivo meglio, mi sento meglio. Soprattutto a livello mentale. Ho capito nel tempo che se riesci a svuotare la tua vita di oggetti, cose e persone ‘superflue’ riesci a concentrarti su ciò che ha realmente valore.
Ho un podcast che può davvero aiutarti a capire meglio il minimalismo e magari, perché no, a diventare minimalista: puoi ascoltarlo qui.
IL MIO MANIFESTO MINIMALISTA
Vesto sempre uguale e senza brand visibili. Non deve importarti quanto spendo per vestirmi. Non devi giudicarmi per questo. Vuoi che indossi il tuo marchio? Se sei in linea con il mio pensiero, pagami e ne parliamo.
Non parlo di calcio, di religione o politica. Mai. Le prime due perchè non mi interessano. La seconda perchè non esiste più.
Non guardo la televisione. Non ho bisogno di una lobotomia. Non seguo le serie in tv perché mi creerebbero dipendenza ed io non voglio essere dipendente da nulla.
Non ascolto la radio. Non permetto che siano altri, fomentati dal vile denaro, a decidere per me cosa devo ascoltare. Amo davvero la musica e per questo ne ascolto tantissima. Musica che emoziona, non quella costruita a tavolino per vendere. Ancora una volta, come per la tv, ribadisco che non voglio essere lobotomizzato.
Faccio riunioni solo se esiste un valido motivo altrimenti meglio una email. Le riunioni devono avere una durata precisa e argomenti definiti. Altrimenti sono solo perdite di tempo.
Pratico l’ignoranza selettiva e decido io di cosa informarmi e come. Non voglio che quella che viene definita ‘informazione’ mi distolga da ciò che ha realmente valore. Per questo motivo scelgo io le fonti di informazione e decido io cosa approfondire e cosa invece ignorare.
La mia regola per l’abbigliamento è ‘se uno entra, uno deve escire’. Se compro un paio di scarpe, ad esempio, devo eliminarne un altro paio. Di solito porto gli indumenti alla Caritas o ad altre associazioni. Non ho più vestiti di quanti me ne servono.
Periodicamente ripulisco il telefono ed il computer da tutto ciò che è superluo: file, app, foto, etc. Tutto ciò che non ho utilizzato nell’ultimo periodo viene eliminato. Senza ripensamenti.