Negli ultimi anni c’è stato un discreto fiorire di documentari intorno al tema del minimalismo, e molti di essi vanno certamente guardati. Per avere maggiori informazioni intorno a questo concetto, per cambiare punto di vista, per convincere qualcun altro ad abbracciare questo stile di vita, per scoprire le varie incarnazioni del minimalismo, o persino per dissentire con i registi per le scelte fatte nell’ideare il documentario.
Da dove partire? Probabilmente è bene iniziare da “Minimalism: a Documentary about the Important Things”, un documentario di Joshua Fields Millburn e Ryan Nicodemus, tra i volti più importanti del minimalismo a livello internazionale, i quali dopo anni di convegni e di libri hanno pubblicato questa pellicola nel 2016. Il documentario gira intorno a Ryan e Joshua in occasione del loro tour del 2014 per promuovere il loro libro “Everything that remains”, e presenta il parere di molti esperti, autori e viaggiatori che spiegano perché vivere in stile minimal. Questo documentario è stato premiato nel 2016 come il miglior documentario indipendente negli Stati Uniti.
Ci sono poi altri documentari che associano direttamente il concetto di minimalismo a quello di sostenibilità. Penso a “The true cost”, del 2015, che mostra quale impatto distruttivo ha l’industria della moda veloce, la quale è la più inquinante del mondo dopo quella del petrolio. O ancora, il documentario “No impact man”, del 2009, girato intorno a una famiglia che decide di eliminare il proprio impatto sull’ambiente, oppure “Thrive With Less”, sulla ricerca di un nuovo approccio minimalista da parte di sei millennials. Per chi vuole una conferma che il minimalismo è strettamente legato alla felicità, consiglio invece il breve documentario “Why Denmark is the Happiest Country”.