Non ci sono dubbi, i sentimenti verso Capodanno sono spesso contrastanti: c’è chi ama questa ricorrenza, e chi invece ha imparato a odiarla profondamente, arrivando a sperare che prima o dopo si riesca a saltare direttamente dal 30 dicembre al 2 gennaio, risolvendo il problema alla base. Al di là del proprio approccio verso Capodanno, è certo che – perlomeno simbolicamente – un nuovo anno si presenti ai nostri occhi come una pagina bianca, come un potenziale nuovo inizio. Non bisogna certo farsi delle illusioni, il mondo non cambierà la notte di San Silvestro, e i nostri problemi non spariranno d’incanto allo scattare della mezzanotte. Ma di certo questa è una buona occasione per fare un po’ di introspezione, così da poter formulare dei buoni propositi per l’anno nuovo.
I quali possono essere i più disparati. Tra i grandi classici ci sono quelli del tipo “leggere più libri” o “andare di più in palestra” o ancora “smettere di fumare” o l’intramontabile “mettersi a dieta”. Qualsiasi sia il tipo di propositi che deciderai di formulare in vista del nuovo anno, il mio consiglio è quello di essere realista, e di impostare degli obiettivi effettivamente controllabili e misurabili. Visto che la vita è già di per sé, nella maggior parte dei casi, leggermente incasinata, è meglio tenersi sul semplice, senza alzare eccessivamente l’asticella. Per avere la carica giusta, è bene partire fin dall’inizio pensando a quanto ci farà bene, a quanto saremo soddisfatti passo dopo passo nel raggiungere i nostri obiettivi, i quali dovrebbero essere segnati in modo ben visibile sul nostro calendario o sulla nostra agenda. E in questi casi aiuta sempre celebrare (fosse anche con una self-made pacca sulla spalla) ogni step nella direzione giusta.