Adottare uno stile di vita minimalista significa prima di tutto liberarsi del superfluo e poi, durante la lunga fase di “mantenimento”, evitare di acquistare prodotti e servizi di cui non abbiamo bisogno. Forse hai già intrapreso la strada del minimalismo, e quindi hai già ripulito la tua casa – o parte di essa – attraverso una massiccia attività di decluttering.
Solitamente, nel momento in cui ci si pone a fare il decluttering di un armadio, di una stanza o di un intero appartamento, si trovano tante cose per le quali non si riesce a individuare una concreta raison d’etre. Per quale motivo hai quella sciarpa rossa fuoco? Perché hai una parrucca bionda nascosta in fondo all’armadio? Perché ha acquistato ben tre tortiere, se non ricordi nemmeno la forma dell’ultimo dolce che hai fatto? E perché hai un cassetto pieno di candele profumate?
Liberarsi del superfluo non è facile, imporsi di non acquistare nulla di superfluo può esserlo ancora di più. Lo è di certo per chi ha a che fare con una forma più o meno leggera di dipendenza da shopping. E credimi, ci sono tantissime persone affette da shopping compulsivo: parlo delle persone che non lasciano passare tre giorni senza fare un acquisto su Amazon o su un altro e-commerce, di quelle che entrano nel supermercato per comprare pane e yogurt e che escono con 50 euro di spesa, o di quelle che non sanno passare per il centro senza fare una capatina in quello o in quell’altro negozio di scarpe o di vestiti.
Come contrastare questa voglia di acquisti? Come capire quando un acquisto è superfluo, e quindi decisamente evitabile? Semplice: la regola delle 48 ore viene in nostro soccorso. Provi l’impulso di acquistare qualcosa? Rimanda la decisione di 48 ore. Se passati due giorni non vorrai più portare a termine l’acquisto, questo era probabilmente dettato dalla noia, o da un’insoddisfazione che, in ogni caso, non avrebbe trovato soluzione con quell’acquisto.