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Liberarsi di costruzioni mentali e vincoli, fare ogni giorno qualche passo in più fuori dalla propria comfort zone. Questo secondo me è un obiettivo fondamentale che tutti dovrebbero porsi, e non è un caso se già in passato in questo podcast ho parlato delle tecniche per riuscire a centrarlo. Va peraltro detto che quella di uscire dalla comfort zone non è un’azione che si effettua una volta sola e per sempre: si tratta invece di un lavoro lungo, potenzialmente infinito, che va affrontato di giorno in giorno, per togliere ognuna delle propri piccolissime costruzioni mentali. Che sono, è davvero il caso di sottolinearlo, tante, tantissime, in ogni aspetto della nostra vita.

Pensa per esempio al momento in cui entri al supermercato: qui le costruzioni mentali regnano sovrane. Prima di tutto andrai in quel supermercato, e non in quell’altro. Poi, una volta dentro, sceglierai il pane del solito panificio, i biscotti del solito marchio, il detersivo con quel profumo, e via dicendo. Già il fatto, di spesa in spesa, di variare almeno una di queste abitudini, potrebbe essere certamente un buon inizio.

Ma si può fare di più: ci si può dare ogni settimana o ogni mese una sfida da affrontare, che ci impegni a portare a termine dei passi all’esterno della comfort zone. Pensiamo per esempio alla Challenge 333, secondo la quale si scelgono 33 capi di vestiario (tra intimo, pantaloni, maglie, giacche e quant’altro) da indossare per tre mesi, senza nessuna aggiunta. O pensiamo all’impegno di dedicare 5 minuti a non fare nulla (la cosiddetta “Do Nothing Challenge”) per tutti i giorni di un mese. O ancora, alla sfida di non fare acquisti all’infuori di un negozio di alimentari per due o quattro settimane. Ma ci sono delle sfide ancora più facili, che ci permettono in ogni caso di uscire dalla nostra zona di comfort: perché non scegliere di fare ogni giorno una strada diversa per andare al lavoro, per tutta la settimana?

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