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Questa è una domanda che mi è stata fatta più volte: quanto si risparmia a essere minimalisti? Al che di solito io metto le mani avanti, spiegando che non è per il risparmio che si dovrebbe abbracciare questo stile di vita. Detto questo, certo, abbracciare il minimalismo può aiutare – e molto – a risparmiare. Ecco allora che si potranno utilizzare questi risparmi per viaggiare, per acquistare oggetti di qualità che valgano la pena d’essere acquistati e tenuti in casa, per fare esperienze autentiche, per lavorare un po’ meno e avere più tempo libero, e via dicendo, in base ai propri desideri.

Ovviamente ognuno può risparmiare più o meno soldi. Ci sono i minimalisti estremi, che utilizzano effettivamente pochi euro per vivere ogni giorno, e altre persone che invece adottano un approccio più soft, e che quindi possono avere dei risparmi minori. Di certo però imparare ad acquistare solo uno o due paia di scarpe all’anno – per fare un esempio – rispetto a 5 o 6 paia, permette di risparmiare in modo significativo; e questo discorso può essere esteso ad altri accessori, all’abbigliamento, agli oggetti per la casa e via dicendo. Possedere meno oggetti permette peraltro di vivere in spazi più piccoli (senza per esempio avere bisogno di una soffitta o di una cantina) il che permette di risparmiare sull’acquisto o sull’affitto di un appartamento. E ancora, appartamenti più piccoli consentono di avere bollette più leggere, al venir meno delle spese di riscaldamento o di climatizzazione, per non parlare del ridursi delle spese di manutenzione e di riparazione. Essere minimalisti vuol dire inoltre prestare maggiore attenzione alla spesa quotidiana, riducendo in modo considerevole lo spreco di cibo. Insomma, abbracciare uno stile di vita minimalista può permettere di risparmiare – peraltro senza enormi sforzi – anche svariate migliaia di euro ogni anno: meno sprechi, meno stress, meno distrazioni, più serenità, più soddisfazioni!

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