Qual è l’oggetto del minimalismo? Non sono le cose che possediamo – o che non possediamo. Sono invece le nostre emozioni, le situazioni in cui scegliamo di trovarci – e di non trovarci – le scelte che facciamo ogni giorno. E certo, il numero di oggetti che possediamo in questo discorso c’entra, e c’entra pure parecchio. Ma non è quello l’obiettivo.
Cerco di spiegarmi meglio: se non sei un corridore professionista, probabilmente non hai bisogno di 3 paia di scarpe da corsa. Se non ami cucinare, è probabile che tu non abbia bisogno di 8 insalatiere, di 5 mestoli e 3 mattarelli. Ma al contrario, se corri tutti i giorni potrebbe effettivamente farti felice avere delle scarpe da corsa da mettere per correre sull’asfalto, altre da mettere nell’off road, altre ancora da mettere quando piove. E se ti piace preparare delle torte, farai assolutamente bene ad avere gli strumenti che ti permettano di farlo con soddisfazione e praticità. In tutti gli altri casi, però, quegli oggetti ti appesantiranno, creeranno caos nella tua vita, e anzi, se non utilizzati, finiranno persino per darti delle frustrazioni del tutto evitabili.
Ecco, in questo senso il minimalismo è quello che senti, non quello che hai o non hai. Lo scopo del minimalismo è portare gioia e serenità nella tua vita: la scelta dei tuoi possessi e delle tue attività deve essere fatta in base a questo presupposto fondamentale.