Riprendiamo il discorso intorno alla casa minimal iniziato con lo scorso post. Ho già dato tre consigli, ovvero dedicarsi a una stanza alla volta, partire da degli spazi perfettamente ordinati e scegliere i mobili giusti, essenziali e funzionali. Come continuare?
4- Il pavimento minimal: come dovrebbe essere il pavimento in una casa minimal? Bisogna capire in che modo viene interpretato questo elemento nelle case normali, più affollate, e come invece viene visto da una persona minimalista. Per molte persone il pavimento è un’ulteriore luogo da arredare e da arricchire, con tappeti grandi e piccoli, di qualsiasi forma e di qualunque colore, con vasi sparsi qui e lì, per non parlare di statuine e tavolini posti in luoghi improbabili e inservibili. Da un punto di vista minimal, invece, il pavimento è solo una base sulla quale posizionare i propri arredi, nulla di più. Potendo scegliere a monte il pavimento per una casa minimal, questo sarebbe di un colore omogeneo, ben compatto, di tipo industriale, senza decorazioni, per poter risultare funzionale e sempre perfettamente pulito.
5- I colori della casa minimalista: scegliere i colori della casa minimalista è semplice. L’obiettivo è in genere quello di raggiungere un alto livello di purezza, di essenzialità e di pulizia, e per questo ci si rivolge perlopiù in direzione di tinte neutre, come il bianco e il grigio, non senza astuti contrasti con il nero. Ma sono da prendere in considerazione anche il beige chiaro, l’avorio e la panna.
6- Spazi liberi: la tentazione di molti è quella di occupare ogni superficie libera della casa. Il tavolino del soggiorno, la parte superiore della vetrina, i ripiani, le pareti. Ci si lascia però scappare, così, l’importanza degli spazi vuoti, che sono funzionali, sono puliti, e lasciano un maggiore respiro.